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L'informazione al Femminile

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lunedì 30 aprile 2018

L'osteoporosi femminile si combatte in palestra

L'osteoporosi e i rischi da caduta negli anziani si combattono anche in palestra.


Studi effettuati negli ultimi 15 anni da Harvard, Yale e altre università di tutto il mondo lasciano pochi dubbi: uno dei sistemi migliori per mantenere la salute delle ossa (specialmente nelle donne dopo la menopausa) è fare pesistica. I benefici per chi svolge questa specifica attività fisica in palestra dopo i 55/60 anni sono in realtà molteplici e vanno ben oltre quelli che si possono ottenere con attività aerobiche come corsa o nuoto: non solo si riducono gli effetti della osteoporosi, ma si mantengono massa muscolare ed equilibrio necessari a muoversi con sicurezza, per esempio, evitando danni da caduta. Il sistema cardiocircolatorio rimane attivo e si riducono i rischi da ipertensione e aterosclerosi, aiutando nel contempo il mantenimento di una attiva vita sessuale.

Certo, non è necessario raggiungere i livelli di Ernestine Sheperd, Personal Trainer e Body Builder che a 80 anni passati è la dimostrazione viventi di quanto la pesistica, se ben fatta, non abbia "età di scadenza". Allenarsi in palestra in età avanzata richiede però attenzione e assistenza adeguata. ISSA Europe ha per questo studiato il primo corso formativo specifico per chi vuole seguire professionalmente le persone anziane in palestra, che stanno diventando un segmento fondamentale tra gli appassionati dell'attività fisica.

I due giorni del Senior Fitness Trainer sono il 5 e 6 maggio, dalle 10 alle 17, nella sede ISSA Europe di Milano (presso lo Sporting Club Leonardo di Via N. Battaglia 6). Studenti da tutta Italia potranno seguire le lezioni tenute da medici e professori universitari (Silvano Busin, Francesco Felici, Massimo Negro), insegnanti e Personal Trainer do decennale esperienza come Claudio Suardi e Stefano Zambelli, osteopati come Dario Crippa.

Le iscrizioni ai corsi sono aperte sino all'avvio delle lezioni: tutte le informazioni su costi, materie, insegnanti e orari possono essere trovate sul sito www.issa-europe.eu e in particolare all'indirizzo www.issa-europe.eu/csft-certificazione-senior-fitness-trainer/
 

*Nota per la redazione: saremmo lieti di ospitare giornalisti e fotografi che volessero assistere alle lezioni o avere maggiori informazioni su questi e altri corsi di ISSA Europe. Per fissare un appuntamento, chiamare lo 029443750. Per qualsiasi altra necessità ufficiostampa@issa-europe.eu
 
 
ISSA Europe è la scuola leader in Europa nella preparazione professionale dei Personal Fitness Trainer. Opera in Italia dal 1997. In venti anni ha formato più di 20mila persone.



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mercoledì 25 aprile 2018

Parlare al bimbo nel pancione? Sfatato il mito. I feti percepiscono a malapena i rumori dall'esterno

Parlare al bimbo nel pancione? Sfatato il mito. I feti percepiscono a malapena i rumori dall'esterno

·         Presentato lo studio sull'udito del feto e l'effetto della musica all'inizio della vita presso l'Istituto Karolinska, l'Università di Stoccolma e nelle principali università in Danimarca

·         Gli studi dimostrano che i feti sentono e reagiscono solo ai suoni intravaginali, l'87% reagisce con movimenti della testa e degli arti, della bocca e della lingua

·         La ricerca prova che il feto sente già a partire dalla 16ª settimana di gravidanza, quando misura 11 cm, e consente di scartare l'ipotesi della sordità del feto

·         La ricerca del centro internazionale di ginecologia e riproduzione assistita Institut Marquès genera una grande aspettativa nel tour europeo dell'Ig Nobel

 


 

Cantargli una ninna nanna, fargli sentire la voce della mamma e del papà, raccontargli una fiaba: parlare al piccolo quando è ancora nell'utero materno è un falso mito. I feti riescono a malapena a sentire il rumore che proviene dall'esterno. E' quanto dimostra lo studio condotto dalla Dott.ssa Marisa Lopez-Teijón e dalla sua equipe di Institut Marquès sull'udito del feto e sull'effetto della musica all'inizio della vita, presentato presso l'Istituto Karolinska e l'Università di Stoccolma.

 

L'osservazione, condotta su pazienti tra la 14ª e la 39ª settimana di gestazione, rivela come la comunicazione con il feto sia uno degli aspetti più interessanti della scoperta. Affinché il feto percepisse con la massima intensità il suono, è stato ideato uno specifico dispositivo per trasmettere musica per via intravaginale: il Babypod emette onde sonore fino ad un massimo di 54 decibel, che è il livello di una normale conversazione.

 

Nel corso dell'intero studio, il team di ricercatori ha osservato attraverso ecografia la reazione del feto nell'ascoltare la musica emessa per via addominale e vaginale. In quest'ultimo caso, l'87% dei feti ha  reagito con movimenti della testa e degli arti, della bocca e della lingua, gesti che cessano quando smettono di sentire la musica.


Inoltre, con la musica trasmessa per via vaginale, circa il 50% dei feti ha reagito con un movimento sorprendente, aprendo moltissimo le mascelle e tirando fuori completamente la lingua. Sistemando, invece, delle cuffie che emettono musica con un volume medio di 98,6 decibel sull'addome della donna in attesa, non sono stati osservati cambiamenti nelle espressioni facciali del feto.

 

"Grazie all'invenzione di un dispositivo vaginale, Babypod, abbiamo dimostrato che i feti possono sentire dalla settimana 16, quando misurano 11 centimetri, solo se il suono proviene direttamente dalla vagina -  ha spiegato la Dott.ssa Marisa Lopez-Teijón - I feti riescono a malapena a sentire il rumore che proviene dall'esterno. Quindi, possiamo dire che il mito di parlare alla pancia delle donne incinte è storia passata".

 

Ricercatrice principale dello studio, la Dott.ssa López Teijón nel corso delle presentazioni presso l'università di Stoccolma e Copenaghen ha spiegato che oltre a rendere possibile la comunicazione con il feto, questo dispositivo ha applicazioni mediche molto importanti: consente di scartare la sordità fetale e facilita le ecografie poiché, provocando una risposta nel bambino, migliora la visione delle strutture fetali durante il suo svolgimento.

 

La musica utilizzata nello studio era di Johann Sebastian Bach, per essere più esatti, la Partita in la minore per flauto solo – BWV 1013.




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FOTO-INVECCHIAMENTO: trattamenti cosmetici antiaging


FOTO-INVECCHIAMENTO: trattamenti cosmetici antiaging
Il prof. Leonardo Celleno, dermatologo e presidente di AIDECO,  illustra come contrastare e prevenire gli effetti dell'invecchiamento precoce
 

La pelle è l'organo più esteso del corpo e sin dalla nascita si modifica e (purtroppo) invecchia, un processo naturale e biologico che non si può fermare. Il miglior antiaging per la pelle rimane sicuramente uno stile di vita sano che prevede: buon senso nell'esposizione solare, alimentazione corretta, morigeratezza in vizi e stravizi, impegno costante nel "beauty care".  
Per ridurre l'effetto dell'invecchiamento sulla pelle l'utilizzo costante di trattamenti cosmetici mirati ha, comunque, un ruolo fondamentale e AIDECO, Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia, consiglia alcuni trattamenti che aiutano a prevenire e rallentare il foto-invecchiamento.
 
COSA È IL FOTO-INVECCHIAMENTO?
Foto-invecchiamento o invecchiamento precoce della pelle è causato, non solo dal sole, ma anche da fattori esterni ed ambientali e si manifesta con rughe, perdita di tono ed elasticità, disidratazione, comparsa di macchie, disomogeneità dell'incarnato. Le zone cutanee più foto-esposte sono il volto, il collo, le braccia e le mani.
 
COSA SONO E COME COMBATTERE I RADICALI LIBERI?
L'invecchiamento comporta la formazione dei radicali liberi, entità molecolari molto reattive che attaccano numerose strutture delle cellule della pelle. Il prof. Leonardo Celleno, presidente di AIDECO, spiega che gli antiossidanti (antiradicalici o free-radical scavenger) sono gli ingredienti ideali per combattere questi nemici, nel dettaglio: "Alcuni di questi sono già presenti e attivi nel nostro organismo (come la Superossido Dismutasi- SOD, la catalasi ed il glutatione), altri, come le vitamine, alcuni minerali e numerosi estratti vegetali (che contengono sostanze come ad esempio i Polifenoli ed i Bioflavonoidi), devono essere assunti dall'organismo attraverso l'alimentazione. Integratori e applicazione topica possono completare l'implementazione di questo tipo si sostanze. L'uso combinato di antiossidanti per via topica e sistemica è in grado infatti di sostenere la pelle con attività antiradicalica ad ampio spettro"
 
COME LAVORANO GLI ANTIRUGHE?
Tra le conseguenze del foto-invecchiamento ci sono le temute rughe. Questo esplicito segnale del passare del tempo, però, può essere rallentato con gli antirughe che "agiscono intervenendo sull'aspetto e sulla profondità dei solchi della pelle. Ad esempio i cosiddetti "botox like", (che imitano l'azione della tossina botulinica ad "effetto lifting cosmetico", come i peptidi definiti "bio-mimetici") aiutano a distendere le rughe con effetto decontrazione/distensione più o meno paragonabile a quella della tossina botulinica, così come la "cosmetica dei peptidi" è di supporto alla stimolazione dei processi di sintesi di collagene ed elastina" - afferma il prof. Celleno e prosegue - "Un prodotto anti-rughe esplicherà la propria azione focalizzandosi soprattutto sulla riduzione del più famoso inestetismo simbolo della senescenza, sia per la prevenzione che per il trattamento".
 
I PRODOTTI PER RIDURRE LE MACCHIE CUTANEE FUNZIONANO?
Le macchie cutanee si presentano come uno degli effetti dell'invecchiamento, soprattutto foto-indotto e la prevenzione attraverso l'uso di filtri e schermi solari è essenziale. Per contrastarle il presidente di AIDECO suggerisce di impiegare "prodotti depigmentanti a base di sostanze che regolando la sintesi di melanina, possono progressivamente portare ad una riduzione del colore bruno dell'iperpigmentazione. Tra queste ancora la Vitamina C e derivati, l'Acido Azelaico, l'Acido Ferulico e derivati, la Nicotinamide, l'Acido Cogico. Prima di manifestare la loro efficacia questi prodotti dovranno essere applicati per diverse settimane, il loro uso dovrà essere continuativo e costante per mesi e soprattutto non dovrà mai essere correlato ad esposizione solare. È infatti inutile combattere le macchie se durante il trattamento ci si espone al loro nemico numero uno, il sole".
 
PROTEGGERSI DAL SOLE OGNI GIORNO?
Difendersi dal sole con i prodotti giusti e adeguati alla propria pelle è fondamentale, soprattutto "la protezione cutanea nei confronti del sole non è una prerogativa esclusiva dei periodi più caldi (mare et outdoor in generale) o freddi (settimana bianca) ma della vita di tutti i giorni perché l'irradiazione solare è costante e pericolosa anche nei giorni coperti, per non considerare l'irradiazione da luce artificiale anch'essa coinvolta nei processi di danneggiamento della pelle. Non a caso il mercato sempre più offre prodotti di make-up con valore di SPF elevato e dichiarato in etichetta" conclude il prof. Celleno.
 
Il trattamento cosmetico del foto-invecchiamento ha come duplice scopo di prevenire l'insorgenza delle alterazioni tipiche e di ridurre quelle già esistenti, migliorando nel complesso l'aspetto della pelle.
 


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domenica 15 aprile 2018

ARRIVA in libreria "A DIETA SENZA DIETA" di FRANCESCO MELIS, ora VOLTO TV IN "DI QUI A UN ANNO" CON SERENA ROSSI

AD APRILE IN LIBRERIA

"A DIETA SENZA DIETA"
di
FRANCESCO MELIS

Volto del programma "Da qui a un anno" con Serena Rossi ed ora scrittore con un libro che rivoluziona il concetto di dieta e punta tutto sulla mente


Basta diete!
O meglio: basta diete imposte dall'alto e fatte di sacrifici e sofferenze! 

Per perdere peso oltre al calcolo delle calorie e di qualche trucco, non servono concentrati, rimedi miracolosi e privazioni.

Per togliere i chili di troppo ci vuole la testa, come in tutte le cose della vita.

Da questo concetto fondamentale prende le mosse il libro del nutrizionista "A DIETA SENZA DIETA" (L'Erudita), in libreria dall'11 aprile, scritto da Francesco Melis che non vuole essere un "dimagrologo" o l'ennesimo autore di un libro sulle diete, ma vuole far capire che la differenza tra il perdere peso e il non perderlo è nella domanda che ci si pone all'inizio del cammino che si è deciso di intraprendere.
"A dieta senza dieta" non è un libro che parla di rinunce, ma di un modo diverso di porsi di fronte allo specchio, al proprio corpo, alla bilancia e ai fuori programma che è bene concedersi. Perché ogni sgarro può essere sempre compensato. Basta volerlo davvero!

ANCHE IN TV

Francesco Melis da aprile è uno dei volti del programma tv "Da qui a un anno", in onda su Real Time, prodotto da Magnolia, condotto da Serena Rossi, al quale partecipa in veste di nutrizionista applicando il Metodo DieteticaMente inForma




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sabato 14 aprile 2018

Celebrazione Ventennale Salvamamme: una targa di Affidato per SAR Camilla di Borbone delle Due Sicilie nominata Ambasciatrice dell’Associazione nel Mondo

Negli ultimi 10 anni aiutati 20mila bimbi. L'appello della Presidente Grazia Passeri, abbiamo bisogno di supporto economico

Roma – 14 aprile 2018 - Diecimila famiglie con 20.000 bambini di 100 nazionalità diverse, di cui il 25% italiane, sostenute negli ultimi 10 anni e oltre 3,4 milioni di beni distribuiti, tra vestiario, alimenti, giocattoli, prodotti per l'igiene, materiale di puericultura, carrozzine, passeggini, lettini, con una media di 170 pezzi a bambino, per un totale stimato di 12.000.000 euro. Sono alcuni dei numeri più recenti dell'attività di Salvamamme, che oggi ha inaugurato le celebrazioni del ventennale dell'associazione con un evento nella sede di Via Ramazzini, all'interno di Croce Rossa.

"La nostra associazione da più di vent'anni assiste migliaia di famiglie con bimbi e ha aiutato concretamente tante donne vittime di violenza nel momento di maggiore fragilità -  ha detto la Presidente di Salvamamme, Grazia Passeri - I romani, gli italiani, si sono dimostrati straordinariamente generosi con donazioni di ogni tipo, ma noi, per andare avanti e sostenere le importanti spese logistiche, abbiamo bisogno di essere supportati economicamente", è l'appello che ha lanciato.

Ospiti d'onore dell'evento le principesse Maria Chiara, Maria Carolina e Camilla di Borbone delle Due Sicilie, che, dopo gli importanti riconoscimenti internazionali, tra i quali l'Humanitarian Award della Un Women for Peace Association e il Peace Jam Visionary Award, è stata nominata "Ambasciatrice di Salvamamme nel mondo", e che, con la presidente di Croce Rossa di Roma, Debora Diodati, ha ricevuto una preziosa targa, un bassorilievo in argento dipinto con smalti a fuoco realizzato interamente a mano dal maestro orafo Michele Affidato.

"Ogni giorno lotto affinché tutte le donne vittime di violenza vengano aiutate e supportate nel cammino di ripresa dei loro diritti e della loro dignità. Salvamamme tende la propria mano a tutti coloro che ne hanno bisogno e oggi, in questo splendido luogo, sono felice di poter far parte di questa grande famiglia", è il commento commosso di Camilla di Borbone. 

Il Principe Carlo, che presiede il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, con la sorella Beatrice, ha voluto supportare concretamente, in linea con i principi statutari, due iniziative di Salvamamme, "La Valigia di Salvataggio" e il progetto "Nursery in Rete 2.0 & i bambini crescono" che, da giugno 2017 ad oggi, ha già sostenuto 800 bambini distribuendo oltre 100.000 tra capi di vestiario, alimenti, giochi, carrozzine, passeggini, box, libri per un valore complessivo di 500.000 euro. Nel ricevere il riconoscimento la Presidente di Cri Roma Debora Diodati ha sottolineato che "Salvamamme a pieno titolo fa parte di quell'Italia che aiuta, che è il modo di essere dei tanti volontari della Croce Rossa, e che fa della solidarietà non un concetto astratto, ma una realtà fatta di tante azioni concrete".

Le ha fatto eco il Mons. Augusto Paolo Lojudice, Vescovo della Diocesi di Roma Sud, che ha auspicato "che si ampli la rete che sappia far fronte alle difficoltà dei bambini e delle loro mamme che vivono molteplici sofferenze". "Sono da sempre insieme al Salvamamme con l'obiettivo di aiutare a crescere bene migliaia di bambini, ma anche attenta ad ascoltare parole non dette e sguardi significativi e per tendere la mano a tante donne ed aiutarle ad uscire dal buio della violenza", ha spiegato Barbara De Rossi, presidente onoraria di Salvamamme. 

E per il successo di "Nursery in rete 2.0", vincitrice dell'avviso pubblico della Regione Lazio su "interventi per il contrasto delle povertà estreme e della marginalità sociale", i festeggiamenti si sono raddoppiati e sono stati messi gratuitamente a disposizione per 100 famiglie una speciale "carta moneta" dell'Associazione tramite la quale hanno potuto comporre a proprio gusto, serviti come veri "clienti", un corredino per sé e i loro piccini con i capi più belli e nuovi.

Per l'occasione hanno portato i saluti Marta Leonori, Consigliera Regione Lazio, Massimiliano Bizzozero, Referente progetti sociali Fiamme Oro Rugby della Polizia di Stato e Pietro Giulio Mariani, Direttore CRI Roma. L'evento, organizzato anche grazie al supporto di Crystiano Cavallucci, owner di Creative Solution, di SIFA srl, si è concluso all'insegna del grand gourmet con un light lunch a cura del famoso chef Bruno Brunori con i vini gentilmente offerti da Enosis di Carlo Dugo, la torta "ogni bambino è un piccolo principe" realizzata da Valentina Passeri e per tutti un pensiero speciale: i cioccolatini di "Madagascar l'origine del cioccolato". 



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martedì 10 aprile 2018

Collo e décolleté, mettiamoli in mostra. I rimedi per mantenerli sempre giovani


Collo e décolleté, mettiamoli in mostra. I rimedi per mantenerli sempre giovani

«Ultrasuoni focalizzati, led e filler i trattamenti di medicina estetica per restituire tonicità e luminosità a due aree importanti del nostro corpo», spiega Patrizia Gilardino, chirurgo estetico.

Primavera, è tempo di scoprirsi: collo e décolleté sono tra le prime parti del corpo che vengono "liberate" da sciarpe e maglioni invernali. Ma sono anche due zone particolarmente delicate che possono mostrare più facilmente i segni del passaggio del tempo. 

«Per questa stagione, i trattamenti di ringiovanimento sono all'insegna della dolcezza e della semplicità; quindi trattamenti mini invasivi che richiedono una sola seduta», osserva Patrizia Gilardino, chirurgo estetico di Milano

«L'area del collo e quella del décolleté sono particolarmente sensibili: qui la pelle rischia di assottigliarsi più facilmente, perdendo tono e volume, e mostrando delle rughe che si delineano in senso sia verticale sia orizzontale. In più, sono aree soggette a macchie».

Nella zona del collo sono essenzialmente tre le problematiche che possono presentarsi. «Parliamo di lassità, quindi un cedimento della pelle; di raggrinzimento, dovuto per lo più ad un assottigliamento della pelle stessa e delle cosiddette "collane di Venere", ovvero le piccole rughe che vanno a distendersi orizzontalmente sul collo», dice Gilardino.  

Per il décolleté, le problematiche sono simili: «C'è tendenzialmente un assottigliamento della cute che rischia di accentuare, anche in questo caso, le piccole rughe».

Le tecniche di intervento sono diverse. «Gli ultrasuoni focalizzati sono un'ottima risposta alla lassità della cute: hanno la capacità di penetrare in profondità nel tessuto, raggiungere la fascia dei muscoli, e lì rilasciare energia sotto forma di calore che provoca una rigenerazione cellulare con la produzione di collagene. È questo l'elemento strutturale più importante della pelle, in quanto garantisce forza, resistenza ed elasticità», spiega Gilardino. «Si tratta di un trattamento indicato sua per il collo sia per il décolleté e che richiede una sola seduta. Non presenta particolari controindicazioni e non ha effetti collaterali».

Per rendere la pelle più luminosa c'è anche la tecnologia Led. «È una tecnologia sicura che sfrutta la potenza della luce - semplifica la specialista -. I manipoli che vengono utilizzati permettono di sfruttare appieno le proprietà benefiche di fotobiostimolazione indotte dalle lunghezze d'onda dei led, direttamente a contatto con la zona da trattare. L'effetto è rigenerativo e, al contempo, permette di attenuare le macchie della pelle. Anche se, nei casi specifici di macchie cutanee, è più indicata la luce pulsata». Come per gli ultrasuoni focalizzati, «i Led sono una tecnica indolore, sicura e priva di effetti collaterali», precisa la specialista.

Anche le "punturine" tornano utili per il collo e il décolleté. In particolare «l'uso di filler a base di idrossiapatite di calcio», sottolinea Gilardino. «Un filler che, utilizzato in una formulazione molto diluita, non solamente ha un effetto riempitivo dove la pelle mostra maggiori grinze, ma anche ha un forte potere ristrutturante perché stimola a sua volta la produzione di collagene. Abbina quindi un'azione di stimolo a quella meccanica di riempimento».
Per rafforzare questi tre trattamenti è possibile alternare anche delle sedute di biorivitalizzazione, trattamento che aiuta la pelle nel processo di ringiovanimento.

Conclude la dottoressa: «Tutti questi trattamenti richiedono un minimo impegno, tendenzialmente una sola seduta. È possibile vedere gli effetti positivi a distanza di qualche settimana. È importante affidarsi sempre ad un medico specializzato».

Patrizia Gilardino - profilo professionale. Laureata in Medicina e Chirurgia all'Università degli Studi di Milano nel 1988, Patrizia Gilardino si è specializzata nella Scuola di Chirurgia Plastica Ricostruttiva dell'Università degli Studi di Milano nel 1993. Iscritta all'Ordine dei Medici di Milano dal 1989, ha lavorato fino al 2003 all'Unità Funzionale di Chirurgia Plastica dell'Ospedale Multimedica di Sesto San Giovanni. Esercita la libera professione al Poliambulatorio della Guardia di Finanza di Milano, al Centro Dermatologico Europeo, nel proprio studio di via Colonna a Milano e nello studio di via Colombo 44 a Piacenza. È membro della Società di verifica e controllo di qualità e della Società americana di chirurgia plastica. È socio Sicpre (Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica) ed è iscritta all'Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe).


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Chirurgia estetica, boom di ritocchi al naso per i selfie: succede a un chirurgo plastico su due

Chirurgia estetica, boom di ritocchi al naso per i selfie: succede a un chirurgo plastico su due

 

Negli Stati Uniti il 55% degli specialisti ha operato al naso pazienti che volevano migliorare sui social: "Un fenomeno diffuso anche in Italia, dove sono sempre di più i "pazienti Instagram", i Millennial che condividono i ritocchini in tempo reale" dice il chirurgo plastico Pierfrancesco Bove, socio della Federazione Italiana Medici Estetici (FIME)

 

Nel 2017 il 55% dei chirurghi plastici ha avuto pazienti che si sono rifatti il naso per migliorare nei selfie: è il risultato di un'indagine condotta dalla AAFPRS, l'American Academy of Facial Plastic and Reconstructive Surgery, che registra un trend in continua crescita (+13% rispetto al 2016). "I numeri sono destinati a crescere ancora nei prossimi anni – dice PierFrancesco Bove, chirurgo plastico socio della FIME (Federazione Italiana Medici Estetici) e amato sui social, con una pagina Facebook da 10mila like e un canale Instagram con quasi 30mila followers -. Tra i miei pazienti, sono sempre di più quelli che si sottopongono a rinoplastica e che lo fanno proprio perché non sono soddisfatti dell'immagine che vedono sui social network".  

In realtà, spesso i selfie restituiscono un'immagine alterata e non veritiera: lo dimostra uno studio pubblicato sempre negli Stati Uniti sulla rivista JAMA Facial Plastic Surgery: "
I selfie non funzionano come specchi, ma distorcono l'immagine – afferma Bove -. Scattare foto a distanza ravvicinata, senza il bastoncino, fa sembrare il naso più largo del 30% negli uomini e del 29% nelle donne Questa spiegazione tuttavia non basta a far cambiare idea a chi ha deciso di sottoporsi a un intervento: i pazienti arrivano dal chirurgo plastico dopo aver attentamente analizzato il proprio aspetto e aver individuato con precisione quello che vogliono correggere. Fino a qualche anno fa, ero io che mostravo ai pazienti le differenze che, inevitabilmente, ci sono tra la parte destra e sinistra del viso e del corpo, oggi sono i pazienti a mostrarmi le asimmetrie. Inoltre, grazie all'utilizzo di filtri fotografici, sanno quanto potrebbe migliorare il proprio aspetto con qualche accorgimento e vogliono raggiungere quel risultato nella realtà e non solo in modo virtuale".

I "pazienti Instagram", come li ha ribattezzati il dottor Bove, sono giovani, "di solito sotto i 40 anni". Per loro la chirurgia estetica non è un tabù, ma un'esperienza da condividere sui social: "Una volta chi si faceva il ritocchino lo nascondeva, oggi ci sono moltissime pazienti che si scattano una foto prima di entrare in sala operatoria o poco dopo essersi operate, con ancora i bendaggi: vogliono condividere l'esperienza e raccontare in tempo reale come è andata" dice Bove.

Il viso è la parte del corpo più gettonata per i ritocchini: "Molto richiesti sono i trattamenti per prevenire l'invecchiamento e la richiesta è sempre per risultati naturali – afferma il chirurgo plastico -. Il naso è l'intervento più gettonato perché, oltre a essere in primo piano nei selfie, richiede un intervento molto meno traumatico rispetto a qualche anno fa. Grazie alla smart rinoplastica, ho messo a punto un protocollo che abbina ottimi risultati estetici con un post operatorio rapido e indolore: si utilizza un dispositivo medico che, grazie a un campo elettromagnetico pulsato, aiuta la guarigione delle cellule danneggiate. Dopo soli 4 giorni si tolgono le medicazioni e non si usano più i tamponi, di solito molto temuti dai pazienti".






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